Fiaba di origine islandese
Un
giorno il buon Dio, travestito da viandante, bussò alla porta di una piccola
casa e chiese ospitalità. Venne accolto e gli venne offerto persino il letto,
l'unico che possedevano. Si trattava di una famiglia numerosa e i genitori erano
così poveri che non avevano di che vestire i figli. Padre e madre si
vergognavano di ciò e presentarono allo straniero solo la metà dei loro figli.
Dio li trovò amabili e chiese alla madre se ne avesse altri oltre a quelli. La
donna rispose di no. Naturalmente il buon Dio sapeva benissimo che aveva altri
figli e domandò ancora: "Mia buona donna, mi hai davvero presentato tutti
i vostri figli?". "Certamente - mentì la donna sorridendo -Non sono
forse abbastanza?". Dio si accontentò di questa risposta e si sedette a
tavola per la cena con i genitori e la metà dei loro figli. Notò che quella
famiglia era molto pia e ringraziava il Signore per il cibo e, nonostante fosse
appena sufficiente per loro, lo condivisero con lo straniero. Dio notò con
approvazione che tutti i bambini si misero in tasca un po' di pane secco da
portare ai loro fratelli e sorelle nascosti. Il giorno seguente prima di
andarsene, Dio disse alla famiglia tanto ospitale: "Ciò che è stato
nascosto a me verrà nascosto anche agli occhi degli estranei". Da quel
momento, i bambini nudi diventarono invisibili; i genitori li percepivano e gli
altri uomini potevano vederli soltanto quando lo desideravano i bimbi stessi.
Dio diede ai bambini dei fiori, con i quali poterono vestirsi, e da allora non
patirono più il freddo. Essendo invisibili, dovevano fare attenzione a non
essere calpestati, e, per questo, Dio diede loro le ali, affinché potessero
spiccare il volo in fretta al minimo
pericolo. Quei bambini gli erano molto
affezionati e Dio fece loro molti altri doni, che gli uomini comuni non possedevano.
Potevano parlare con i fiori e gli animali e trovavano sempre cibo per saziarsi
e vivere in buona salute. I bambini invisibili crebbero ed ebbero dei figli, che
a loro volta ebbero altri figli. Facevano del bene agli uomini senza farsi
vedere, anche se talvolta si divertivano a far loro qualche scherzo. Vivevano
nelle grotte, negli alberi, in riva ai fiumi, i più piccoli riuscivano persino
ad abitare sulle corolle dei fiori. Gli
uomini visibili li battezzarono Elfi. Mentre gli uomini sfruttavano la terra,
gli Elfi diventarono gli spiriti della natura e talvolta intervenivano per
contrastare le azioni degli uomini irrispettosi verso la natura. Gli elfi si
manifestano di rado: non hanno molto spazio sulla terra per eseguire le loro
danze e per celebrare i loro riti. Sono sempre in grado di vedere gli uomini;
per contro, noi possiamo vedere gli elfi soltanto quando loro stessi lo
desiderano. Se un giorno tu dovessi incontrare un elfo, comportati gentilmente
con lui e mi raccomando: ricordati di non contrariarlo. Potrebbe anche farti
qualche scherzo...