C'era
una volta una stellina molto curiosa. Stava sempre spenzolata dal cielo per
guardare tutto quel che accadeva sulla Terra. Invano l'angelo lampionaio, che va
la sera in giro per il cielo ad accendere le stelle, le diceva: - Bada,
stellina, non spenzolarti così: una volta o l'altra finirai per cadere.
La stellina faceva proprio come fanno certi bambini di mia conoscenza quando la
mamma raccomanda loro di non spenzolarsi dalla finestra: fingeva di non udire.
Una brutta sera la stellina si spenzolò più del solito e, patapumfete, perse
l'equilibrio e cadde sulla Terra.
Povera stellina, che spavento! Rotola rotola, andò a finire sul ciglio di un
monte: era sempre una stellina, ma non c'era più l'angelo lampionaio per
accenderla, e perciò non mandava più luce.
Il buon Dio ebbe pietà della stellina spenta e la trasformò in un fiore: fece
di lei la stella alpina, che spicca tutta bianca fra il verde, e sembra una
stella caduta dal cielo. Ma, lo credereste, anche trasformata in un fiore, la
stellina non ha perduto il vizio di essere curiosa: sta sul ciglio del burrone,
proprio sul margine estremo, e si spenzola nel vuoto per guardare quel che
avviene sotto di lei. Non allungate la mano per coglierla, bambini: la stellina
pettegolina cresce in posti troppo pericolosi.